Otranto è una meraviglia del Salento. La cittadina più orientale d’Italia, dove nel corso dei secoli tradizioni e culture diverse hanno avuto casa, è un luogo tutto da scoprire. Dalla bellezza del borgo fino alla magia della costa e dell’entroterra: ecco cosa vedere.
Castello Aragonese
Il Castello Aragonese è il vero simbolo di Otranto. La struttura attuale risale al 1485, quando il Re di Napoli Alfonso d’Aragona ricostruì la fortezza dopo il tragico assedio turco del 1480. Nel corso della storia, il castello ha visto mutare di continuo il suo assetto. Furono i veneziani prima, con il potenziamento dell’impianto difensivo, e successivamente gli spagnoli a trasformarlo nel gioiello di architettura militare che è possibile ammirare oggi.
Il castello si trova nella zona sud-ovest della città, ed è circondato da granitiche mura chiuse da tre torri circolari, l’Ippolitina, l’Alfonsina e la Duchessa. Al quarto angolo, invece, svetta il Bastione Punta di Diamante, una struttura poligonale che volge a mare.
Passati il fossato e il portale, dove si può notare lo stemma aragonese voluto da Pedro da Toledo, si raggiunge il cortile, dal quale, a sua volta, è possibile salire al ballatoio.
Gli interni del castello valgono la pena di essere visitati. La sala triangolare, opera di Ciro Ciri, è uno degli esempi più importanti di architettura militare del XV secolo, mentre i piani inferiori sono un vero e proprio labirinto di sotterranei e vie di fuga.
Oggi, il Castello Aragonese è un luogo di cultura, e ospita regolarmente mostre e rassegne internazionali. È possibile visitare la fortezza tutti i giorni, dalle ore 10 alle 20, e il prezzo del biglietto d’entrata è di 5 euro.
Il centro di Otranto
Fare una passeggiata per le stradine dell’affascinante centro di Otranto è un’esperienza da non perdersi, preferibilmente al tramonto. Le tipiche case bianche, così attaccate che sembrano arrampicarsi una sopra l’altra, e le strette e lastricate vie, con il mare di sfondo, sprigionano magia. I locali e i negozietti regalano profumi, sapori e colori unici, mettendo in mostra i prodotti tipici della gastronomia e dell’artigianato salentino. Ci si ritroverà, senza accorgersene, in piazza del Popolo, sovrastata dalla settecentesca Torre dell’Orologio.
La Basilica di San Pietro sorge nel centro storico ed è la testimonianza più vivida del dominio bizantino della città. Costruita tra il IX e il X secolo d.C., la sua struttura a pianta quadrata, all’interno della quale è inscritta una croce greca, si sviluppa in tre piccole navate sormontate da una cupola centrale. Di particolare interesse sono i bellissimi affreschi che la basilica custodisce, tra i massimi esempi di pittura bizantina in Puglia.
Sul luogo più alto del centro città sorge la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, la più grande di tutto il Salento. Consacrata nel 1088, la chiesa presenta una facciata con due spioventi laterali e un rosone al centro, fatto istallare dall’Arcivescovo Serafino da Squillace dopo la liberazione della città dal dominio turco del 1480-1481. Per questo, in una cappella integrata alla chiesa l’anno seguente, sono state collocate sette teche di marmo contenti i resti degli 800 martiri dell’invasione turca. Il pavimento a mosaico, segno della vicinanza di Otranto all’oriente, è un capolavoro.
Cava di Bauxite
La Cava di Bauxite è un gioiello nascosto alle porte di Otranto, nella zona del faro di Punta Palascia e del Monte Sant’Angelo. Fino al 1976, lì, si estraeva il prezioso minerale impiegato per produrre alluminio. Dopo la fine degli scavi, a causa, presumibilmente, d’infiltrazioni d’acqua provenienti dalle falde acquifere, si è venuto a creare un laghetto proprio tra le pareti trivellate. Il paesaggio è mozzafiato. Il rosso intenso della terra, tutt’ora prelevata per la produzione di colori, fa da sfondo allo smeraldo dell’acqua, al verde della vegetazione e al blu del cielo.
La cava, oggi, è un’area dismessa e accessibile a tutti. Durante la visita, però, è necessario prestare la massima attenzione, visto che la zona non è stata sottoposta a nessun tipo di recupero. Le acque del lago non sono balneabili, un problema di poco conto viste le magnifiche spiagge distanti solo una manciata di chilometri.
Da Otranto, è facilissimo raggiungere la Cava di Bauxite anche a piedi. Partendo dalla rotatoria della Madonna del Passo, zona porto, muovendosi verso Orte, si arriverà a destinazione in una ventina di minuti.
Laghi Alimini e Baia dei Turchi
La zona dei Laghi Alimini, protetta dal Fai, è un vero e proprio paradiso naturale situato nell’entroterra di Otranto, pochi chilometri a nord della città. I due laghi della Riserva Naturale, un tempo collegati, sono entrambi molto piccoli, ma presentano caratteristiche diverse.
Alimini Piccolo, detto anche Fontanelle, è un bacino di acqua dolce, mentre Alimini Grande di mare.
L’intera area è quasi completamente rocciosa, rivestita da pinete e da macchia mediterranea. La parte più settentrionale della riserva, anche a causa della presenza delle sorgenti che alimentano il lago d’acqua dolce, è paludosa, ma non meno affascinante.
Passeggiando per questo incantevole luogo è facilissimo imbattersi in fenicotteri, cicogne bianche, gru, gufi, allocchi e tantissime altre specie di uccelli.
In zona sorgono alcune strutture ricettive, come l’Hotel Koinè Otranto, in grado di soddisfare le richieste dei tanti turisti che arrivano qui.
Sulla costa della Riserva Naturale c’è una delle spiagge più belle del Salento: la Baia dei Turchi. Si dice che il nome derivi dal fatto che i turchi, per invadere Otranto, sbarcarono lì. La spiaggia, sia pubblica che privata, è accessibile direttamente dalla pineta. Guardarla in foto vale più di mille parole, immaginarsi dal vivo.