Le persone in partenza per gli Stati Uniti sono obbligate a inoltrare formale richiesta per un visto di soggiorno. Gli italiani possono, invece, presentare (secondo la normativa vigente) domanda per una cosiddetta autorizzazione ESTA; il visto, da approvarsi obbligatoriamente prima del volo, viene collegato al singolo passaporto e ha una durata pari a 90 giorni.
Cerchiamo, dunque, di capire quali sono le principali caratteristiche di questo documento, qual è l’iter da seguire per riceverlo e che cosa bisogna fare in caso di diniego.

Il visto ESTA per entrare negli Stati Uniti

È bene premettere che esistono due diversi tipi di visto ESTA; analizziamoli in breve per coglierne al meglio le differenze.
Visto ESTA turistico: viene rilasciato in caso di vacanze, visite a parenti (o amici), partecipazione a eventi pubblici, cure mediche, organizzazione di kermesse sportive e concerti (senza alcun compenso) e stage della durata di pochi giorni.
Visto ESTA business: viene richiesto per partecipare a meeting di lavoro, chiudere un contratto, assistere a conferenze e prendere parte a corsi di formazione.

Il documento è valido per due anni a partire dalla data di rilascio e ciascun soggiorno non può protrarsi oltre i 90 giorni (la permanenza massima consentita in uno stesso anno solare è pari a 180 giorni).
L’ESTA decade in caso di:

  • revoca del passaporto;
  • scadenza del passaporto;
  • revoca da parte delle autorità competenti.

Il visto deve essere, infine, in corso di validità nel momento in cui si entra negli Stati Uniti, ma la sua eventuale scadenza durante il soggiorno non comporta ripercussioni di alcun tipo.

Come richiedere il visto ESTA per entrare negli Stati Uniti?

Tutti coloro che devono richiedere il visto ESTA per gli Stati Uniti possono visitare la pagina web ‘Visto-Usa.it‘.
La procedura da seguire, estremamente semplice, prevede la compilazione di un modulo dedicato (tutti i campi contrassegnati con l’asterisco devono essere obbligatoriamente completati) dove bisogna indicare:

  • dati personali;
  • informazioni inerenti il passaporto;
  • posizione lavorativa;
  • recapito nel corso del soggiorno all’estero;
  • informazioni circa le modalità di pagamento;
  • informazioni sul proprio stato di salute ed eventuali precedenti penali.

Si procede, quindi, con il pagamento e si trasmette la propria domanda; il sistema rilascia una sorta di numero di protocollo in modo tale che l’utente possa verificare lo stato di avanzamento della propria pratica (questo codice può essere utile anche in caso di smarrimento del visto). Il soggetto riceve, quindi, una comunicazione formale circa l’esito della propria richiesta sulla posta elettronica (l’indirizzo email viene inserito durante la compilazione del modulo), mentre l’allegato contiene la copia del visto ESTA in formato PDF.
Il viaggiatore non è, comunque, tenuto a stampare e portare con sé il documento (quest’ultimo è in formato elettronico e viene associato, in quanto tale, al passaporto del richiedente).

Il quotidiano Repubblica riporta, inoltre, sulle sue pagine l’ultima novità del momento in merito alla compilazione del questionario: i viaggiatori devono, difatti, segnalare (secondo la nuova normativa vigente) l’esistenza di eventuali profili social (Facebook, Instagram e Twitter) e indicare i relativi username; tutto ciò è strettamente correlato alla crescente propaganda terroristica effettuata su questi canali di comunicazione.

Si consiglia di completare l’iter almeno 72 ore prima della partenza: il visto viene, generalmente, rilasciato nell’arco di poche ore, ma in taluni casi i tempi si possono dilatare fino a 3 giorni. Tutti coloro che viaggiano con bambini devono, infine, ripetere l’intera procedura per ogni infante (il visto è, infatti, un documento individuale).

Che cosa bisogna fare se il visto ESTA viene negato?

Il visto ESTA viene, generalmente, rilasciato a tutti coloro che ne fanno formale richiesta (l’autorizzazione all’ingresso viene negata solo a soggetti potenzialmente pericolosi per la sicurezza interna). La domanda in alcuni casi viene rigettata perché il soggetto commette alcuni errori nel corso della compilazione del questionario (in tal caso è, però, sufficiente attendere 10 giorni e riformulare la richiesta).
Tutti coloro che hanno urgenza di recarsi negli Stati Uniti e non possono aspettare devono, obbligatoriamente, recarsi all’ambasciata americana e richiedere un visto USA non immigranti.

La presente guida ha descritto in modo semplice e sintetico la procedura da seguire al fine di ottenere il visto per l’ingresso negli Stati Uniti. L’iter è estremamente semplice: basta leggere le indicazioni fornite, compilare il questionario dedicato e inviare la domanda. Il documento viene spedito via email, ma il viaggiatore non è tenuto a conservarlo in borsa perché il visto è in formato elettronico ed è direttamente correlato, in quanto tale, al singolo passaporto. I soggetti che non ottengono l’ESTA devono invece rivolgersi all’ambasciata o al consolato americano.