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La regione della Basilicata è sicuramente una delle mete più gettonate dai turisti italiani e stranieri. Il portale basilicatanelcuore.it ne illustra le bellezze insormontabili, tipiche di ogni epoca. Fondata nel Paleolitico, quindi durante la Preistoria, ha vissuto invasioni e domini da parte di differenti culture, che l’hanno resa unica. Prima i Greci e successivamente i Romani si sono trasferiti in questa terra, estremamente ricca di risorse e dalla posizione strategica.

Per questa motivazione, le testimonianze storiche lasciate da queste civiltà sono una delle attrazioni principali al fine di apprezzare totalmente le bellezze architettoniche e artistiche offerte dalla stessa regione.

Le aree archeologiche e i musei della Basilicata

La Basilicata è una destinazione che vanta siti archeologici molto rilevanti e che arricchiscono il patrimonio della storia italiana. Ogni struttura, relativa ad un’abitazione, racconta un’epoca passata, così come i paesaggi mozzafiato, che affascineranno qualunque viaggiatore. Le aree archeologiche elencabili sono molteplici, ma verranno citate le più celebri, riconosciute anche all’estero: quella di San Giovanni di Ruoti, di Siritide di Policoro e di Grumentum. Ogni spazio ricorda una vera e propria cultura specifica, in particolare quella greca ha attribuito l’epiteto di cuore della Magna Grecia alla Basilicata.

Invece, San Giovanni di Ruoti risale all’epoca romana e riguarda un complesso architettonico rilevante, rinvenuto grazie agli scavi recenti, effettuati a fine ‘900. Questa struttura riguarda una villa, che ha affrontato ben tre periodi, tuttavia soltanto l’ultimo è visitabile, poiché i precedenti sono stati rinterrati.

L’area archeologica di Siritide di Policoro testimonia la civiltà classica, perciò corrispondente a quella greca. Si avvale di un museo, in cui sono contenuti tutti i reperti rinvenuti, che riguardano gli ordinamenti politici e le leggi all’interno delle poleis.

Tra questi figurano le Tavole di Heraclea, che assumono il nome dalla guerra che avvenne nel medesimo periodo storico. Corrispondono a veri e propri codici in bronzo, contenenti la legislazione delle città-stato. Un altro sito archeologico è quello di Grumentum, in stile romano. Particolari e assai apprezzati sono il celebre Foro e le Terme Imperiali, che ricordano la città di Pompei in miniatura.

Musei e parchi della regione

Ovviamente, oltre al museo sopracitato ve ne sono degli ulteriori. I più importanti sono quelli di Potenza, di Matera, di Melfi e di Muro Lucano. Il primo è denominato Dinu Adamesteanu, in onore dell’omonimo studioso conosciuto a livello internazionale.

Essendo di importante rilevanza, include altri otto musei nazionali al primo piano, mentre al secondo vengono esposti i materiali delle epoche passate. Il museo di Matera è il più antico della regione Basilicata e comprende epoche dal Paleolitico sino al Medioevo. Differisce in tre dipartimenti: il primo corrisponde a quello della Preistoria, il secondo al Paleolitico ed il terzo alla Magna Grecia.

Il museo di Melfi è situato nelle stanze ristrutturate dell’imponente castello Normanno-Svevo. Al piano terra è presente il sarcofago di Rapolla, un capolavoro in marmo e dalla bellezza inestimabile. Sul coperchio è stata scolpita una donna che si pensa sia Emilia Scaura, una ragazza patrizia ed aristocratica che sposò, in seconde nozze, Gneo Pompeo Magno e che morì di parto a soli 18 anni.

L’ultimo museo è quello di Muro Lucano, che è caratterizzato da tre differenti piani. Nel primo vi sono necropoli arcaiche, il secondo presenta testimonianze storiche relative alla fase lucana, mentre il terzo riguarda il processo di romanizzazione del territorio, il quale presenta infatti ville stupende e necropoli tradizionali. Rilevanti sono anche i parchi che spesso risultano visitabili con i musei, mediante l’acquisizione di un unico biglietto.

I principali sono quelli di Venosa e di Bernalda-Metaponto. È bene ricordare che la città di Venosa è la patria natia di Orazio, poeta latino per eccellenza. Nel parco sono presenti terme e ville dei patrizi o per uomini di Chiesa. Bernalda-Metaponto, invece, corrisponde ad un suggestivo luogo archeologico, all’interno del quale si può assaporare la storia locale.

Parchi letterari

In Basilicata la cultura svolge un ruolo rilevante ed è la parole d’ordine. Sono, così, presenti differenti parchi letterari i cui nomi si ispirano a figure di estrema rilevanza. Quello che merita maggiormente una breve considerazione, è quello dedicato a Carlo Levi. È situato in provincia di Matera e predispone di percorsi specifici. In particolare vi è un itinerario che lega tutti i luoghi e gli eventi citati dall’autore stesso all’interno del romanzo intitolato Cristo si è fermato a Eboli.

Risorse culturali inesplorate

Oltre ai tipici Sassi di Matera, che vengono visitati annualmente da migliaia di persone, vi sono anche ulteriori patrimoni culturali inesplorati, che meritano una vera e propria spiegazione. Questo permetterà ai turisti di conoscere luoghi ignoti e sconosciuti, che renderanno unico il soggiorno in Basilicata. Infatti, la regione offre risorse uniche e fenomenali.

Prima di tutto, non tutti conoscono il comune italiano di Craco, un paesino dalle dimensioni ridotte che dista circa 60 km da Matera. Dopo un’evacuazione, avvenuta circa 50 anni fa, è divenuta la città fantasma più bella d’Italia.

Questo luogo dona, ai turisti, una vista inappagabile, unica, magica ed indimenticabile. L’ineguagliabile ed impareggiabile paese è situato in un’area collinare che mostra svariati paesaggi: il mare cristallino della Basilicata, ma anche una zona montuosa che anticipa l’Appennino Lucano. Infine, sarà possibile osservare i calanchi, veri e propri solchi presenti esclusivamente in determinate regioni: principalmente in Basilicata, in Emilia-Romagna a Bologna oppure in Piemonte, in provincia di Cuneo.

A pochi minuti da Matera vi è una grotta, strana e mistica, caratterizzata da dipinti rupestri risalenti all’VIII sec. d.C. che sono stati recuperati e restaurati, al fine di non perdere la bellezza artistica racchiusa al suo interno. Questa è definita Cripta del Peccato Originale e dona l’immagine di un San Pietro con ben sei dita.

Nel paesino di Sitrania di Lucano, invece, è presente un museo a cielo aperto con circa 500 murales, pitture realizzate sulle pareti delle case.

Infine, l’ultima località speciale e consigliata corrisponde al castello di Lagopesole ad Avigliano, in provincia di Potenza. Corrisponde ad una struttura rettangolare e di origine medievale, appartenuta al figlio di Federico II e ricca di storia. Infatti, Carlo I D’Angiò molto probabilmente soggiornò all’interno della stessa.